Lui & Lei
Galeotte furono le fragole

09.05.2017 |
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"Arrivati li, lei non ci pensa due volte e mi bacia in bocca, io ci sto e mi faccio trasportare..."
Da sempre ho evitato di flirtare con le sorelle dei miei amici, anche se certe volte mi attiravano e in circostanze diverse ci avrei provato, ma il fatto di essere sorelle di un amico mi bloccava: la paura di rovinare un'amicizia per una sbandata era grande.Ma un giorno qualcosa è cambiato: era ottobre dello scorso anno, fui invitato ad una cena con degli amici, il ristorante era a due ore da casa mia ma io ci andai lo stesso.
A quella cena partecipava anche lei, Marta, la sorella di un mio amico: 35 anni, bella affascinante, timida e di poche parole. Ci siamo scambiati dei sorrisi, una breve chiacchierata ma niente di più.
La cena è comunque stata piacevole ed ad una certa ora, vista la distanza dovetti salutare tutti e rientrare a casa.
Qualche giorno dopo, nel famoso social network, trovo la richiesta di amicizia di Marta, un po' mi stupisce visto che ci eravamo intrattenuti poco ma poi vedo che l'aveva chiesta a tutti i partecipanti di quella sera e ovviamente la accetto, ma senza doppi fini, è pur sempre la sorella di un amico.
Arriva fine novembre è il suo compleanno, gli mando un messaggio di auguri, lei risponde e iniziamo a scriverci un po' di messaggi ma niente di più.
Poi arriva dicembre, il mio compleanno le feste natalizie ecc e li tra un augurio e l'altro si intensifica la nostra chat privata.
Così va per qualche mese finché un giorno gli invio il mio numero di cell, non so perché l'ho fatto ma mi sentivo di farlo.
Le conversazioni si spostano sul telefonino ma rimangono sempre sul superficiale e quasi ritualistiche: il buongiorno del mattino, la buonanotte alla sera, qualche messaggio o telefonata durante il giorno per sapere come va e niente di più.
Arriva aprile, nella mia zona è periodo di fragole e da qualche anno, quasi fosse una tradizione, preparo il risotto alle fragole, fotografo il piatto ed invio al foto a Marta con scritto "hai visto che bravo sono in cucina?", lei risponde con stupore e mi dice che gli piacciono molto le fragole ma che il risotto non l'aveva mai mangiato e se ne esce con "un giorno me lo prepari?", io rispondo di si ma pensando che, vista la distanza e il suo lavoro, questa cosa non accadrà mai.
Ed invece mi risponde "bhe la prossima settimana sono libera perché in vacanza, vengo a trovarti e me lo prepari"
Azz e adesso che faccio? da un lato avevo voglia di vederla, dall'altro la mia coscienza mi diceva di non incontrarla che poi combini casini.
Ci penso sopra un po' ma la voglia di vederla è molta e poi mica dobbiamo per forza far qualcosa?
Accetto il suo autoinvito e iniziamo ad organizzare il suo week end da me.
Cerco di trovare più cose da fare così da riempire le due giornate, in fin dei conti noi due ci conosciamo a malapena, non sappiamo quasi niente l'uno dell'altra e sopratutto ne io ne lei sappiamo cosa vuole l'altra/o.
Arriva il fatidico giorno, e gran parte del mio programma salta causa maltempo, gli dico di arrivare con calma che tanto qui da me con questo tempo c'è poco da fare. Lei arriva nel tardo pomeriggio, quando la vedo sono un po' imbarazzato, non so cosa lei si aspetti da me: sesso, coccole, una uscita tra amici e niente più.
La accolgo nel mio appartamento si rilassa un attimo beviamo una cosa assieme e poi al porto a visitare un posticino vicino casa mia. Arrivati li, lei non ci pensa due volte e mi bacia in bocca, io ci sto e mi faccio trasportare.
Con al scusa del brutto tempo la porto a casa, i pensieri nella testa sono molti, lei mi vuole, io la voglio ma è la sorella del mio amico, non so se parlarne prima o lasciarmi trasportare dagli eventi.
Arriviamo a casa, il tragitto breve ma silenzioso non mi ha aiutato, saliamo le scale, entriamo in salotto, mi giro verso di lei e la bacio. Un breve bacio furtivo che però da inizio ad una serie di baci.
Le nostre mani lentamente salgono e scendono per i nostri copri, l'eccitamento sale le emozioni pure.
Appena inizio a baciarla e morderla delicatamente sul collo, lei impazzisce, eccitata inizia a contorcersi e nonostante abbia ancora i jeans addosso, inizia a toccarsi e a strofinare la sua vagina.
Piano piano ci spogliamo, lei è nuda davanti a me, la bacio, la lecco le mie mani salgono e scendono lentamente, è bagnata, sento il suo odore, e appena appoggio la lingua sul clitoride lei con le mani mi prende la testa e me la tiene avvicinata alla sua vagina.
È arrivato il momento di penetrarla, mi metto il preservativo, lei è a gambe aperte sul divano mi avvicino e entro in lei. I suoi urli di piacere mi eccitano sempre di più, prima la penetro piano poi sempre più forte finché ad un certo punto mi chiede di rallentare, è da un po' di tempo che non lo fa e non vuole venire subito.
Dopo un po', è lei che vuole condurre il gioco, mi sdraia sul tappeto del salotto, si mette sopra ed inizia a salire e scendere. Mi sta facendo impazzire, sono eccitatissimo. Alzo le ginocchia ed inizio a spingere pure io, lo sento entrare fino in fondo, i suoi occhi sono spalancati, pupille dilatate e sorriso di piacere. Andiamo avanti per un po', poi lei viene si ferma, mi chiede di prenderci una pausa per riprendersi.
Ci fermiamo, la coccolo un po', la copro con una coperta, passiamo un po' di tempo così, uno accanto all'altra, senza parlarci.
Guardo l'ora, è tardi, fortunatamente ho tutto già preparato per un risotto alle fragole, venti minuti ed è pronto, mangiamo, ci spostiamo in salotto, sdraiati sul divano l'abbraccio e assieme guardiamo un film, ma per poco, re iniziamo a baciarci, coccolarci per poi ritornare sul tappeto a far sesso. La notte la passiamo così tra coccole baci e sesso.
Il mattino seguente facciamo colazione, qualche bacio e poi lei se ne va ringraziandomi del bel week end passato assieme.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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